Gli involtini di melanzane di cui vi illustreremo oggi la ricetta, conservano al loro interno la genuinità delle verdure ma al tempo stesso si preparano utilizzando golosi ingredienti come la mortadella ed il pecorino grattugiato.
La tradizione infatti vuole che in ogni casa pugliese non manchi mai del pecorino più o meno stagionato, un ingrediente molto utile per insaporire diverse ricette.
La mortadella poi è un sapore verace ed imperdibile al tempo stesso, se non avete mai assaggiato della focaccia ripiena con mortadella e provolone, probabilmente non siete mai stati in Puglia.
Nella versione della nostra ricetta di involtini, la mortadella incontra il pomodoro, la melanzana, il formaggio, l’olio extra vergine d’oliva e il pepe, per un matrimonio imperdibile.
Seguendo passaggi che vi stiamo per illustrare otterrete un ottimo e veloce secondo o un antipasto per stupire i vostri commensali
Ingredienti per involtini di melanzane
500 g di melanzane
200 g di farina
100 g di mortadella a fette
100 g di pomodori maturi
100 g di pecorino grattugiato
300 ml di salsa di pomodoro
olio extra vergine d’oliva q. b.
sale q. b.
pepe nero macinato fresco
INVOLTINI DI MELANZANE
Preparazione al forno
Per questa semplice ricetta partite lavando ed affettando le melanzane per uno spessore di circa mezzo centimetro.
Sistemate le melanzane in uno scolapasta con del sale grosso tra gli strati.
Coprite il tutto e pressatelo sotto un piatto ed un peso per un paio d’ore.
Successivamente asciugate le melanzane, infarinatele e friggetele in abbondante olio caldo. Sistematele su carta assorbente lasciando che perdano l’unto.
Su ogni fettina di melanzana disponete della mortadella, un pezzo di pomodoro pelato, sale e pepe.
Chiudete e arrotolate le melanzane su se stesse e sistematele in una teglia da forno.
Cospargete il tutto con della salsa di pomodoro e del formaggio.
Lasciate cuocere in forno già caldo per circa 30 minuti a 180°.
Le melanzane
La melanzana viene importata in Medio Oriente e nel Mediterraneo nel VII secolo e quindi non ha un nome latino o greco.
In Italia venne inizialmente chiamata petonciana o petonciano o petronciana o petronciano.
Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome venne mutata in mela dando così origine al termine melangiana e poi melanzana.
Il nome melanzana, come paraetimologia, veniva popolarmente interpretato anche come mela insana, proprio perché non è commestibile da cruda.
Dalla forma araba con l’articolo (al-bādhingiān) derivano invece le forme catalana (albergínia), francese, tedesca e inglese britannica (aubergine) e una spagnola (alberengena), mentre, da quella senza articolo derivano un’altra forma spagnola (berenjena) e quelle portoghesi (bringella, bringiela, anticamente beringela).
I nomi in uso nei paesi di lingua inglese americana (eggplant = pianta delle uova) furono originariamente applicati a cultivar bianche, che assomigliano molto alle uova di gallina.
La prima citazione in un testo scritto della parola eggplant risale al 1763. Nomi simili sono diffusi in altre lingue, come il termine islandese eggaldin o il gallese planhigyn wy .
Proprietà delle melanzane
La melanzana cruda ha un gusto amaro che si stempera con la cottura, che rende inoltre l’ortaggio più digeribile e ne esalta il sapore.
D’altra parte, la melanzana ha la proprietà di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui l’olio, consentendo la preparazione di piatti molto ricchi e saporiti.
Per questi motivi la melanzana viene consumata preferibilmente cotta.
La normale cottura non è in grado di eliminare del tutto la solanina, che si degrada completamente a temperature molto più alte (circa 243 °C);
ciò però non è un problema, perché nella melanzana il contenuto di solanine (α-solanina, solasonina e solamargina) è pari a 9–13 mg/100 g di peso fresco, ben al di sotto della quantità ritenuta accettabile per gli ortaggi (20–25 mg/100 g di peso fresco)
Produzione delle melanzane
I primi paesi produttori di melanzane a livello mondiale sono la Cina, l’India e l’Iran. In Europa, i principali produttori sono l’Italia, la Spagna e la Romania.
fonte: puglia.com
fonte: wikipedia