Guida Ristoranti d’Italia 2023: premi per la Puglia

Guida Ristoranti d’Italia 2023: premi per la Puglia.

Il Gambero Rosso ha presentato a Roma la nuova edizione della Guida Ristoranti d’Italia 2023, mentre Slow Food da Milano ha presentato la 33esima edizione di Osterie d’Italia, la guida che porta alla scoperta della ristorazione italiana più autentica.

Guida Ristoranti d’Italia 2023Entrambe le cerimonie, con le premiazioni, sono state trasmesse in diretta streaming. Tanti i riconoscimenti piovuti in Puglia.

Per l’edizione 2023 della Guida Ristoranti d’Italia, presentata a Roma allo Spazio Field di Palazzo Brancaccio, sono quasi 2.500 i locali recensiti.
Tutti valutati con un punteggio che va dalla forchetta in su, senza segnalazioni prive di voto, grazie a un fine setacciamento che regione per regione ha selezionato i meritevoli di una critica completa, classici intramontabili e lodevolmente sempre uguali a se stessi inclusi, ma con quasi 300 novità.

Guida Ristoranti d’Italia 2023: tanti premi per la Puglia

Aumentano le Tre Forchette (44) – anche se non c’è nessun pugliese – con 3 nuovi ingressi nell’olimpo della cucina italiana, così come i Tre Gamberi che passano a 35 con 1 nuovo ingresso. 11 i locali che guadagnano Tre Bottiglie, i Tre mappamondi sono 6, così come sono 6 le Tre Coccotte e i Tre Boccali 2.
Aumentano inoltre il numero (49) e le tipologie (24) dei Premi Speciali.

Tre i locali con le Due Forchette Rosse, ossia i locali che hanno le maggiori potenzialità per raggiungere il vertice: Arnolfo a Colle di Val d’Elsa [SI]e Piccolo Lago a Verbania [VB] con un punteggio di 89; Pashà a Conversano con un punteggio di 88.

Per il settimo anno, inoltre, in apertura di ogni sezione regionale sarà possibile conoscere “Le grandi cantine della regione”.

Un approfondimento sulle numerose etichette del territorio per fornire ai lettori una guida nella scelta dei vini per l’abbinamento ai piatti del territorio.

A Palazzo Bn di Lecce, premio per i ristoranti con la migliore creazione a base di formaggi, assegnato in partnership con il consorzio Asiago.
Ha ritirato il premio lo chef Simone Desiato

Angelica Giannuzzi del Pacha di Conversano è stata premiata come miglior pastry chef.

Il 300mila di Lecce premiato per la miglior carta dei distillati.

I Premi Speciali della guida Ristoranti d’Italia 2023

gambero rossoIl Miglior pre-dessert, ossia Save the sea, è la creazione di Marco Visciola del Marin a Eataly Genova, mentre la Miglior proposta di bere miscelato è di Gucci Osteria da Massimo Bottura (Firenze), matrimonio fra alta moda e alta cucina in un contesto trendy e fascinoso ulteriormente rifinito dalla mixology sorprendente firmata dalla bartender Martina Bonci (in forze anche da Gucci Giardino 25) e da pairing appropriati quanto inaspettati.

Ma è No food waste tra i riconoscimenti inediti più emblematici dell’anno.

Zero spreco è il mantra della ripresa, il ritorno alla terra, alla campagna, all’autoproduzione la filosofia imperante un po’ ovunque, anche nelle grandi città, detto però che sono in provincia le realtà più illuminate e concrete sotto questo aspetto:

Locanda Radici di Angelo D’Amico, ad esempio, genio dell’impatto zero e del riciclo virtuoso, o Kresios – siamo sempre nel Beneventano – dove Giuseppe Iannotti vince per la Miglior mise en place, un’esperienza a sé dove si mangia con le mani e si vola sulla giostra di Mr.Brown, caleidoscopico ed “esperenziale” menu degustazione.

Guida Ristoranti d’Italia 2023 in numeri

Guida ristoranti d'Italia 2023Per l’edizione 2023 della Guida Ristoranti d’Italia, presentata a Roma allo Spazio Field di Palazzo Brancaccio, sono quasi 2500 i locali recensiti.

Tutti valutati con un punteggio che va dalla forchetta in su, senza segnalazioni prive di voto, grazie a un fine setacciamento che regione per regione ha selezionato i meritevoli di una critica completa, classici intramontabili e lodevolmente sempre uguali a se stessi inclusi, ma con quasi 300 novità (una per ogni otto indirizzi presenti).

Qualche bilancio: tra i 44 Tre Forchette, tre nuovi ingressi (lo stile e la signorilità dell’Antica Osteria da Cera a Campagna Lupia e il fine dining sartoriale di Casa Perbellini a Verona più la giovane stella delle Eolie, Martina Caruso del Signum di Salina), un neo premiato umbro nelle 34 migliori trattorie e uno toscano tra i big della cucina etnica (rispettivamente, Stella a Perugia e Moi Omakase a Prato).

Un piccolo sorpasso inoltre del Lazio sulla Lombardia, che conta 22 nomi nel Gotha delle diverse categorie rispetto alle 21 padane.

Fonte: Gamberorosso

Fonte: Quotidianodipuglia

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