Salentino, leccese compie 100 Anni. Era presente alla firma della costituzione

Salentino, leccese compie 100 Anni. Era presente alla firma della costituzione!!!

Cento anni, qualche piccolo acciacco (“ultimamente non è stato tanto bene” racconta una delle tre figlie), ma è sempre lì: con il volto sorridente e pronto a occupare il posto da capo tavola nel pranzo che i familiari gli hanno organizzato.

“Guai a chi lo sposta da lì” racconta un familiare.

Raffale Imbriani, conosciuto come “Uccio capibanda”, ha appena tagliato il traguardo dei 100 anni di vita, festeggiati nella sua Arnesano (in Salento). Lì dove Uccio è nato il 1° gennaio del 1923: nel borgo rurale di Materdomini, per la precisione, posto che non ha mai voluto lasciare.

Le cento candeline sulla torta sono il traguardo di un uomo che – e non si fa per dire – ha rappresentato un pezzo vivente della storia italiana, avendo presenziato alla firma della Costituzione.

Dopo l’infanzia e l’adolescenza nel borgo rurale, con la nascita della Repubblica Italiana, Raffaele Imbriani ha lavorato alle dipendenze di Giuseppe Grassi, in qualità di ministro di Grazia e Giustizia.

Salentino, leccese compie 100 Anni. Era presente alla firma della costituzione

Come autista ha viaggiato in lungo e in largo per l’Italia, accompagnando il ministro e i figli nelle loro attività di proselitismo del Partito liberale e per questo Imbriani rientra, a pieno titolo, nella storia dell’Italia liberata, essendo stato presente, a Roma, alla firma della Costituzione dell’Italia repubblicana per aver accompagnato, appunto, il ministro.

La sua vita, però, è segnata soprattutto dalla permanenza in Salento. Sempre a Materdomini conobbe Celina, originaria di Soleto, prima tabacchina poi cuoca di palazzo, che prese in moglie e con la quale ebbe tre figlie: Paola, Marisa e Diana.

Il suo legame con il luogo di nascita è talmente radicato che quando il borgo rurale di Materdomini venne venduto, gli proposero di andare via “ma non ha mai accettato la proposta perché il suo posto, la sua storia e la sua vita sono quel luogo che da sempre lo protegge” raccontano i parenti.

Sarà questo il segreto della sua longevità?.

Di certo, quando il sindaco Emanuele Solazzo lo ha omaggiato non ha nascosto la sua commozione baciando la targhetta commemorativa tra gli applausi e i cori dei familiari.

Fonte: Larepubblica

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