Cane maremmano ucciso nel Salento

Cane maremmano ucciso nel Salento, strappati i manifesti per ricordarlo: “Ennesima barbarie”.

A Cocumola per il 30 dicembre è stata organizzata una fiaccolata in piazza San Nicola per ricordare la morte di White, il cane “colpevole” di aver ucciso due galline e per questo trascinato da un uomo con la propria auto fino a farlo morire sull’asfalto

Cane maremmano ucciso nel SalentoMeglio non parlarne più. Ed anche i manifesti per ricordare il cane straziato dall’asfalto e trascinato per centinaia di metri fino alla morte, devono essere cancellati e strappati via.

Sembra questo l’atteggiamento che ha mosso la mano di qualcuno a Cocumola, piccola frazione di Minervino di Lecce che conta circa mille abitanti.

In questa piccola comunità per il 30 dicembre è stata organizzata una fiaccolata in piazza San Nicola per ricordare la morte di White, il maremmano “colpevole” di aver ucciso due galline e per questo trascinato da un uomo con la propria auto fino a morire.

L’animale, legato con una corda, è morto davanti agli occhi di decine di persone.

Un episodio clamoroso che rivela la barbarie di un anziano del posto e che è diventato un caso nazionale, tanto che gli animalisti hanno invocato un inasprimento delle pene per casi come questo.

Per questo motivo Pierre Luigi Trovatello, componente la commissione randagismo della Regione Puglia, ha pensato di organizzare un corteo che facesse da monito, con l’appoggio di tutte le associazioni animaliste e zoofile di Lecce e provincia. Ma la cosa non si è rivelata semplice.

“Alla manifestazione in memoria di White, barbaramente ucciso il 15 dicembre – spiegano gli organizzatori – si aggiunge quest’atto vandalico, portato a termine da sconosciuti, con la distruzione di tutti i manifesti affissi nella zona, ulteriore conferma della poca cultura nonché importanza che si dà al fatto grave successo a Cocumola”.

Tutte le associazioni si sono indignate per il gesto e stanno provvedendo ad affiggere nuovamente i manifesti e a vigilare affinché non vengano di nuovo strappati. Inoltre l’episodio è stato segnalato alle forze dell’ordine.

Trovatello, immediatamente dopo esser venuto a conoscenza dell’episodio della morte così cruenta del maremmano, disse che l’intera commissione sul randagismo della Regione Puglia aveva censurato l’accaduto.

In quella occasione il presidente Angelo Quaranta ricordò che “il maltrattamento degli animali – oltre che un reato perseguibile penalmente – è un comportamento riprovevole, fuori del tempo, eticamente inaccettabile in una società civile come la nostra.

È necessario rendere sempre più capillare la campagna di sensibilizzazione nelle scuole e in tutti gli ambiti della società a favore di una ideale convivenza uomo-animale, con il duplice scopo di prevenire sempre meglio il fenomeno del randagismo e migliorare nel contempo la relazione tra le due specie”.

Così Trovatello iniziò subito l’opera con l’organizzazione della fiaccolata. Ma qualcuno, evidentemente, preferirebbe che non se ne parlasse più.

Gli animalisti, però, tengono duro e rilanciano: la fiaccolata si farà e i manifesti saranno nuovamente affissi.

Cane maremmano ucciso nel Salento

Cane maremmano ucciso nel SalentoIl fatto: Cane ammazza le sue galline e lo uccide trascinandolo per centinaia di metri: indagato pensionato!

Legato ad una macchina, trascinato per diverse centinaia di metri e ritrovato ormai morto da una volontaria delle Guardie Zoofile sulla strada che da Cerfignano sfocia a Santa Cesarea Terme.

È l’atroce fine riservata ad un cane maremmano ucciso da un pensionato perché l’animale, poco prima, aveva ammazzato due galline nel suo appezzamento di terreno posizionato a qualche chilometro di distanza.

E l’uomo, residente a Cocumola (frazione di Minervino), ha pensato bene di vendicarsi legando il cane con un gancio alla sua auto per trascinarlo per diverse centinaia di metri fino a quando non è stato notato e bloccato dalla guardia zoofila Dania Carelli.

Il maremmano, purtroppo, nonostante l’immediato intervento dei veterinari, non ce l’ha fatta per le gravi ferite che ormai ricoprivano gran parte del suo corpo. Dilaniato e sanguinante. È accaduto nella mattinata di giovedì 15 novembre.

“Io mi stavo recando dai miei cani nelle vicinanze – racconta la guardia zoofila – quando davanti a me ho visto un’auto che trascinava l’animale È stata una scena raccapricciante. Ho cercato di bloccare l’automobilista ma alla fine ho dovuto accelerare e superarlo per poi fermarlo definitivamente.

Quando gli ho chiesto spiegazioni mi ha detto che non pensava che l’animale fosse morto”.

A quel punto la guardia ha allertato i carabinieri. Lungo la litoranea sono arrivati anche i vigili e altri veterinari dell’asl per la rimozione dell’animale oltre ai colleghi delle Guardie Zoofile.

Il pensionato è stato accompagnato presso la caserma dei carabinieri di Poggiardo dove è stato denunciato per uccisione di animali.

“Un uomo tranquillo che non ha mai dato problemi – racconta sempre la guardia zoofila – non volevo credere che avesse potuto fare un atto così atroce”.

Bisognerà ora appurare se il cane fosse di proprietà del pensionato, ipotesi questa che tra le gente del posto viene ritenuta attendibile ma che l’uomo nega.

Di certo il maremmano non era fornito di microchip e questo non aiuta i carabinieri per risalire all’effettivo proprietario. “Di fatto, però, racconta Dania Carelli – la cosa che più mi rattrista è che quest’uomo abbia attraversato un intero paese senza che nessuno lo fermasse”.

Fonte: La repubblica

Fonte: Corrieresalentino

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