Purceddhruzzi: dolce natalizio del Salento

I Purceddhruzzi sono tipici dolci natalizi diffusi nel Salento, in Puglia e in tutta la Basilicata. Hanno forma di gnocchetti passati sul rovescio di una grattugia.

Il nome deriva dal fatto che la loro forma ricorda piccoli porcellini.

A Lecce si realizzano utilizzando farina, lievito di birra, vino bianco, acqua e sale, a Gallipoli e dintorni non si utilizza il lievito.

Per impastare non si usano uova, bensì succo di arancia, mandarino, limone, cannella, chiodi di garofano e liquore di anice.

Sono conditi con miele, anesini e cannella.

Le origini di questo dolce salentino sono antichissime, risalgono infatti al Medioevo: i purceddhruzzi venivano preparati in prossimità delle feste natalizie con l’antica ricetta tramandata dalle nonne.

PurceddhruzziSebbene a primo impatto ricordino molto gli struffoli napoletani, le due ricette in realtà sono diverse: la ricetta originale dei purceddhruzzi pugliesi  non contempla l’uso di uova.

Ingrediente principe è il limoncello, ma molti preferiscono sostituirlo col vino bianco secco. L’olio extra vergine d’oliva non può assolutamente mancare nella preparazione di questo dolce natalizio pugliese.

Questi piccoli bocconcini di pasta fritta risultano gradevoli anche alla vista perché sono ricoperti con miele e confettini colorati.

Servirli a tavola dopo un sontuoso pranzo di Natale rende questi momenti di condivisione in famiglia ancora più gioiosi e appetitosi.

Purceddhruzzi

La ricetta dei Purceddhruzzi

Ogni paese prepara i purceddhruzzi in maniera differente, ma non solo: all’interno di ogni paese ogni famiglia realizza i purceduzzi secondo le proprie usanze, così come si è soliti fare per esempio con altri dolci natalizi pugliesi famosi.

Quel che è certo è che ogni ricetta dei purceddhruzzi è accomunata dall’uso di un ingrediente che non può assolutamente essere omesso: l’olio extra vergine d’oliva aromatizzato con le bucce di agrumi (limoni, mandarini o arance).

Questa chicca rende il dolce speziato e particolarmente friabile.

INGREDIENTI PER LA RICETTA DEI Purceddhruzzi

1 kg di farina
olio extravergine d’oliva q.b.
sale q.b.
mezzo bicchiere di vino bianco secco
un’arancia
1 kg di miele
cannella a piacere
pinoli a piacere
confettini colorati

PurceddhruzziDisponi la farina a fontana su un tagliere e versa al centro l’olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale e il vino bianco secco leggermente riscaldato.

Impasta e lavora a lungo con le mani fino a formare una palla: avvolgila in un panno e falla riposare per circa due ore.

Dopo ricava dei cordoni di pasta del diametro di 1 centimetro da cui devi ritagliare dei pezzi lunghi non più di 2 centimetri.

Appoggia ogni pezzo di pasta sul retro di una grattugia (anticamente veniva poggiato su un pettine da telaio) per imprimere una zigrinatura decorativa.

Immergi i bocconcini in abbondante olio caldo precedentemente aromatizzato con le bucce di agrumi e tirali fuori quando sono dorati e croccanti.

Mettili su una carta assorbente prima di immergerli nel miele scaldato a bagnomaria.

Successivamente disponili all’interno di una terrina per guarnire i bocconcini con granellini di zucchero colorato, pinoli, mandorle spellate e cannella in polvere.

Leggi il nostro articolo sui DOLCI NATALIZI

Purceddhruzzi, storia e leggenda

La nascita dei purceddhruzzi risale ai tempi lontani della Magna Grecia dove vi era l’usanza di friggere della pasta e condirla con spezie e miele. Sono un dolce tipico del Sud Italia e ve ne sono versioni differenti.

Basti pensare che in Salento le ricette cambiano da una città all’altra. Ma di base sono dei piccoli “porcellini” fritti ricoperti di miele caldo.

Una delle leggende più famose intorno ai purceddhruzzi narra che anticamente i contadini erano soliti regalare al proprio padrone il maialino più grasso.

Con il passare del tempo la tradizione si è trasformata e si regalava un dolce a forma di maialino fino ad arrivare ai purceddhruzzi, piccoli “maialini” di pasta fritta ricoperti di miele. Alla fine diventò una vera e propria sfida tra le massaie che volevano che il proprio dolce fosse il migliore.

Fonte puglia.com

Fonte: wikipedia