Poggiardo

Cari amici di Orgoglio Salentino, oggi siamo a Poggiardo.

Poggiardo (Pusciardu in dialetto salentino) è un comune italiano della provincia di Lecce in Puglia.

Situato nel Salento comprende la frazione di Vaste, l’antica Bastae, centro messapico distrutto da Guglielmo il Malo nel 1147.

Il nome Poggiardo potrebbe derivare dal nome di persona Boiardus da cui derivano anche altre accezioni dialettali, come busciardu (falco di mare). Un’altra ipotesi ritiene derivi da Podium Arduum, cioè Poggio Arduo, con un chiaro riferimento alla Serra di Poggiardo.

Molto particolare è la serra di Poggiardo.

Caratteristica della Serra sono gli aspetti paesaggistici e naturali di notevole interesse come l’area faunistica venatoria della Falca, le leccete della zona Reali, la pineta dei Mari Rossi, la macchia mediterranea ospitante varie specie di orchidee selvatiche, le immense distese di uliveti secolari, le cave di Bauxite e le grotte carsiche ricche di stalagmiti e stalattiti.

Il territorio di Poggiardo è stato abitato sin dall’antichità; ha infatti ospitato l’importante insediamento messapico di Vaste fondato probabilmente nel VII secolo a.C. e distrutto da Guglielmo il Malo nel 1147.

Secondo la tradizione il nucleo abitativo di Poggiardo nacque grazie ai superstiti di tre casali (Soranello, Puzze e Casicalvi) che per decidere il luogo in cui fondare il nuovo villaggio si affidarono ad un bue: nel punto in cui si sarebbe fermato l’animale sarebbe sorto il nuovo centro.

Tale circostanza sarebbe poi stata tramandata sullo stemma cittadino.
Secondo i documenti esistenti Poggiardo iniziò a svilupparsi a partire soprattutto dalla fine del Trecento.

Nello scontro tra gli Angiò e Manfredi di Sicilia, Poggiardo si schiera con i primi e, dopo la vittoria degli Angiò, ottenne diversi benefici.

Intorno alla fine del XIV secolo entra a far parte del principato di Taranto ed il centro viene dotato di una cinta muraria e di un castello.

Divenne feudo della famiglia Guarini (allora conusciuta come Guarino) quando fu dato in ricompensa con titolo baronale ad Agostino Guarini dalla parte del principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini del Balzo nel 1455.

I Guarini intrapresero vari lavori di fortificazione, come il torrione del palazzo ducale ancora esistente. Durante il regno di Giovanna II d’Angiò, regina di Napoli, continuò lo sviluppo e la crescita del paese, che ricevette un ulteriore impulso dopo la distruzione di Castro, in seguito alla quale il vescovo Luca Antonio Resta trasferì a Poggiardo la residenza vescovile.

Fino all’abolizione del feudalismo nel 1806, Poggiardo è rimasta il feudo principale della famiglia Guarini che ottenne nel 1698 il titolo ducale.

Cari amici, ci sarebbe molto ancora da dire ma preferiamo rimandare l’approfondimento delle architetture e delle bellezze custodite in questo meraviglioso paese ad un prossimo articolo.

Fonte: Wikipedia