E voi cosa bevete?
Acqua da impianti a osmosi inversa, da rubinetto, acqua filtrata, acqua minerale in bottiglia, da brocche ecc.??
Ecco tutti i pro e contro:
ACQUA DA RUBINETTO:
Basta aprire il rubinetto ed ecco della buona acqua corrente.
L’acqua di rubinetto è anche più pulita, infatti i limiti di legge di contaminanti sono più severi.
PRO
L’acqua di rubinetto è acqua corrente. Scorre ed è viva.
Infatti basta aprire il il rubinetto di casa e ne hai a volontà, costa pochissimo, subisce controlli molto più frequenti e più dettagliati rispetto all’acqua in bottiglia e i limiti di legge di contaminanti sono più severi. Poi, è più ecologica ed ecoefficiente.
Niente bottiglie di plastica, né inquinamento per trasporti su camion, alcuni acquedotti stanno sperimentando sistemi di disinfezione UV che non intaccano l’acqua e non lasciano nessuna traccia chimica, ne organolettica.
CONTRO
Per arrivare a casa nostra l’acqua di rubinetto viene raccolta dalla fonte e arriva a casa tramite tubature vecchie e rugginose (ovviamente, questo dipende dall’età e dalla manutenzione dell’impianto).
Prima di arrivare a casa nostra l’acqua di rubinetto deve esseere depurata, ma sono impiegati trattamenti chimici disinfettanti come il cloro che lascia residui, che s’impennano nelle ore di trattamento e purtroppo non tutte le città e le zone metropolitane hanno depuratori.
In Italia sono pochissime le acque d’acquedotto con nitrati (inquinanti) inferiori a 10 mg/l.
Tale valore è invece inferiore per quasi tutte le acque minerali (sotto gli 8 è raccomandabile per la prima infanzia). In campagna, in zone agricole, si è registrato qualche caso di contaminazione della fonte da parte dei pesticidi.
Altri fattori negativi dell’acqua di rubinetto sono:
le ingenti quantità di acqua che vanno disperse (dal 10% a più del 50%) in reti di distribuzione a tratti inefficienti
la scarsa affidalidabilità di alcune reti: nelle zone del Sud Italia in estate l’acqua di rubinetto viene a mancare.
ACQUA MINERALE:
L’acqua minerale è solitamente commercializzata in bottiglie di plastica.
L’uso della plastica e il trasporto dell’acqua via camion contribuiscono ovviamente alla produzione di CO2.
PRO
L’acqua minerale in bottiglia è ottima e molte di queste scaturiscono da fonti incontaminate, in sorgenti d’alta quota, con valori di contaminanti vicini allo zero.
Se poi si stanno seguendo paricolari diete (o si hanno certi stati di salute) sitrovano in bottiglia acque terapeutiche.
Inoltre l’acqua minerale non necessita di trattamenti di disinfezione, anzi sono vietati, quella in bottiglie di vetro è ancora più buona, e, non ha un grave impatto ambientale.
CONTRO
L’acqua minerale ha dei costi esagerati!
Infatti costa circa 1000 volte più dell’acqua di rubinetto.
Poi siccome è un’acqua “ferma”, potrebbe essere stata imbottigliata molti mesi prima del consumo.
L’acqua in bottiglia ha anche altre cattive qualità, cioè è scomoda e pesante da trasportare.
Potrebbe contenere molti più contaminanti di quella di rubinetto perché la legge tollera limiti più alti e le analisi chimico-batteriologiche possono essere eseguite anche una sola volta ogni cinque anni, e vi sono in commercio alcune acque in bottiglia che per i valori di nitrati o di arsenico sono sconsigliate ai bambini!
Le bottiglie di plastica sono antiecologiche, costose e difficili da smaltire. In Italia se ne accumulano 150.000 tonnellate all’anno in rifiuti!
ACQUA FILTRATA CON IMPIANTI DOMESTICI
Esistono molti sistemi di filtraggio casalingo dell’acqua di rubinetto. Alcuni permettono di avere acqua filtrata direttamente dal rubinetto
PRO
L’acqua filtrata con impianti domestici presenta tutte le buone qualità dell’acqua di rubinetto.
Vi sono due tipi di impianti: a microfiltrazione e a osmosi inversa. Entrambi “puliscono” l’acqua di rubinetto.
L’acqua microfiltrata è depurata da cloro e derivati, ruggine, pulviscoli, e non privata di sali minerali.
Quella depurata con osmosi inversa può essere resa quasi distillata, a seconda degli impianti, l’acqua depurata si usa non solo per bere, ma anche per cucinare
ci sono impianti anche esteticamente appaganti, con un braccio d’acciaio con cui si spilla, in cucina, l’acqua “alla spina”
CONTRO
secondo alcuni, o perlomeno per alcuni sistemi low-cost, l’acqua filtrata è in realtà anche impoverita dei suoi elementi più preziosi.
Il costo iniziale d’acquisto è abbastanza elevato: un impianto a osmosi inversa costa da 1200 euro in su, fino a 3000 (un po’ meno quello a microfiltrazione), a cui s’aggiunge un costo annuo di cambio dei filtri e alcuni apparati sono un po’ ingombranti.