Le scarpette di Sant’Antonio

Mi ricordo che quando ero piccola andavamo alla ricerca delle scarpette di Sant’Antonio e facevamo a gara a chi ne raccoglieva di più.

Poi le portavamo alla chiesa di campagna della Madonna della pace e poi…..

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Parlando di Orchidee non tutti sanno dell’esistenza di un Gruppo Italiano di Ricerca sulle Orchidee Spontanee denominato Giros.

È un’associazione naturalistica senza scopo di lucro fondata nel 1994 dal naturalista Paolo Liverani.

In particolare l’associazione tra le proprie finalità ha quella di incoraggiare l’interesse per le orchidee spontanee e favorirne la protezione e studiarne la distribuzione sul territorio nazionale.

Era il 1900 circa quando il botanico inglese Henry Groves esplorando le stradine di campagna di Gallipoli aveva rilevato la presenza dell’orchidea Ophrys speculum.

Da quella segnalazione in poi della piccola orchidea selvatica si era persa traccia, almeno fino all’avvistamento fatto poco tempo fa da un salentino che casualmente l’ha intravista lungo una banchina stradale del suo paese ed ha immediatamente informato la sezione provinciale.

Ecco quindi che dopo parecchi anni anni la pianta è tornata dunque ad essere una presenza costante ed a fiorire nel Salento.

Sono fiori lontani dalle forme e dai colori delle orchidee commerciali che troviamo nei fiorai, ma comunque di una bellezza unica e originale, simboli di una natura dagli equilibri delicatissimi e sempre più minacciati dall’inquinamento e dalla gestione selvaggia dell’uomo.

Nel caso della nostra orchidea Orphys speculum, la fioritura avviene in primavera in particolare da marzo ad aprile, mentre la riproduzione avviene solitamente per impollinazione e cioè affidata a un insetto.

Il maschio infatti è molto attratto sia dalla pelosità che ricorda l’addome della femmina, sia dalla produzione di sostanze volatili simili ai feromoni delle femmine.

Dove invece questo insetto è assente, la pianta può riprodursi senza coinvolgimento degli organi sessuali, favorendo la formazione di piantine uguali alla pianta madre.

Sebbene non sia molto comune, questa orchidea è comunque presente in buona parte dell’area mediterranea, distribuendosi fra Spagna, Italia (Sicilia, Sardegna e Puglia), Nord Africa, Libano ecc… anche se non mancano esemplari di altre specie anche in zone più distanti dalle aree mediterranee come Portogallo e Francia.

A tal proposito, a chiunque capitasse di imbattersi in una di queste piante, si consiglia naturalmente di non raccoglierla in modo da garantirne la sopravvivenza e la moltiplicazione.

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