La Salvia

Siamo abituati a vederla crescere nei nostri orti o trovarla al mercato e utilizzarla per i nostri piatti nei caldi mesi estivi.

Ma forse non tutti sanno che la SALVIA è da sempre avvolta da un alone di magia e mistero.

Alla stregua dell’iperico che come sappiamo ha scopi terapeutici, anche la salvia andrebbe colta all’alba della giornata più misteriosa dell’anno e cioè a San Giovanni, il 24 giugno.

Il particolare nome deriva proprio dalle sue incredibili virtù salutari, conosciute fin dai tempi più antichi.

Il termine, infatti, deriva da salvus: sano.
Un vecchio proverbio dice “chi ha la salvia nell’orto ha la salute nel corpo”.

Non a caso, quando le erbe erano merce di scambio, essa veniva barattata con tre volte tanto la quantità di tè.

Questa pianta dalle mille virtù ha effetti antinfiammatori, diminuisce la sudorazione ed ha un’azione antisettica e antibatterica.

Per avere benefici immediati se ne consiglia l’uso utilizzandola con il decotto, l’infuso o tisana.

Viene anche utilizzata spesso per collutori e soluzioni per gargarismi, indicati in caso di infiammazioni della cavità orale e della faringe.

Essa ha proprietà stimolanti per le funzioni dell’intestino e della cistifellea, abbassa la glicemia, diminuisce la sudorazione ed è anche un’efficace antiossidante naturale.

Sull’apparato respiratorio ha effetto balsamico ed espettorante, è benefica negli accessi di asma. Interessanti anche le applicazioni nei disturbi della sfera genitale femminile.

Regolarizza i flussi mestruali, combatte i disturbi della menopausa per la presenza di un fitormone ovarico simile alla follicolina.

Dunque vediamo bene come utilizzarla.

Decotto:

8 foglie di salvia in un litro d’acqua. Lavare benissimo le foglie e metterle nell’acqua fredda.
Portare a ebollizione.

A fine cottura (5 minuti) aggiungere un po’ di scorza di limone possibilmente da agricoltura biologica.
Far intiepidire e bere.

Tisana:

1 g di foglie di salvia in 100 ml d’acqua.
Portare l’acqua a ebollizione e poi aggiungere le foglie.

Lasciare in infusione per 10 minuti. Consumare non più di una tazzina al giorno aggiungendo all’occorrenza del miele e una scorzetta di limone.

Uso esterno:

per le irritazioni delle gengive e in genere della bocca, della gola e dell’epidermide.
Infuso: 4 g in 100 ml d’acqua. Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi.

Olio essenziale:

È molto usato nelle preparazioni fitocosmetiche per gli effetti benefici che svolge a livello di cute e mucose, dai dentifrici ai collutori, dagli shampoo agli oli da bagno, bagni doccia, saponi, deodoranti fino alla preparazione per pelli impure e rugose.
Anticamente veniva usato come potente cicatrizzante su ferite e piaghe difficili da rimarginare.

Tintura madre:

È una preparazione che si ottiene per macerazione a freddo in solvente idroalcolico delle foglie e dalla parte aerea fiorita della pianta. In genere se ne assumono 50 gocce in acqua 3 volte al giorno, ma il consiglio è sempre quello di consultare il medico o un esperto in fitoterapia.

Uso cosmetico:

La polvere delle foglie secche è un buon dentifricio ma anche le foglie fresche usate a mo’ di spazzolino puliscono i denti e rinfrescano l’alito, basta strofinarle sui denti.

Coltivazione:

La salvia è una pianta molto presente anche in Salento ed è facilmente coltivabile poiché può essere coltivata nel giardino di casa o tranquillamente anche in vaso.

E’ una pianta sempreverde che potete trovare tutto l’anno e che ama il caldo e le posizioni soleggiate, ideale dunque per il nostro clima.

Non soffre per la siccità e il gelo invernale, ma teme il ristagno idrico e le terre troppo argillose.