Ciao amici, oggi parliamo di sapone. Ma non di un sapone qualsiasi, oggi parliamo del famoso sapone di Marsiglia.
Iniziamo il nostro racconto da lontano e da un località salentina.
In un antico scritto del 1836 si parla di Gallipoli come centro della produzione dell’olio lampante.
L’olio lampante è un olio non commestibile avente elevati livelli di acidità e risulta sgradevole al gusto e all’odore. Si chiama così perché veniva impiegato come combustibile nelle lampade per l’illuminazione domestica.
E’ importante sapere che questo particolare olio è presente a Gallipoli già nel 1836 perché a quanto pare è proprio da quest’olio che ha origine il sapone di cui stiamo parlando. Difatti la perla dello Jonio sarebbe stata la prima a produrre il famoso sapone “di Marsiglia” grazie all’intuito e lo sfruttamento di questo olio considerato di scarto.
Proprio a Gallipoli difatti, capitale della produzione e dell’esportazione dell’olio lampante, fin dal 1600 pare si producesse il famoso sapone, oggi considerato come tra i migliori al mondo non solo come detergente per i panni ma anche e soprattutto per l’igiene personale ritrovando così il suo giusto valore, grazie anche agli studi che ne hanno dimostrato l’estrema delicatezza e tolleranza anche per le pelli più delicate.
In alcuni testi del 1800 si trovano le prime tracce di questo che stiamo affermando e cioè di questo “falso storico”, (fake news si direbbe oggi), che attribuisce ai francesi e precisamente alla città di Marsiglia la nascita del sapone.
Il cronista gallipolino Bartolomeo Ravenna, (1836), nelle “Memorie istoriche della città di Gallipoli”, tra le attività che rendono fiorente il commercio della città jonica di Gallipoli, cita proprio la produzione dei saponi.
Di enorme rilevanza, era dunque il commercio dell’olio nella città di Gallipoli tanto da farla diventare una delle più importanti del Regno di Napoli e, proprio grazie a questo, con decreto Regio del 24 luglio del 1830, si meritò il potenziamento del porto, fu anche questa un’ipotesi accreditata da diversi studi per cui a Gallipoli si ebbe la prima produzione.
E per avvalorare tale tesi ci fu anche uno studio dell’Università di Roma, nel quale si afferma che:
– “L’attribuzione dell’origine di questo sapone alla città di Marsiglia non corrisponde, anzi bisogna ricordare che a Gallipoli, un porto di un’importanza strategica tra il XVII e il XIX secolo, si batteva il prezzo dell’olio per l’Europa tutta.
E fu qui che nacque l’uso di addizionare la soda al sottoprodotto della lavorazione delle olive dal quale non si poteva ricavare più l’olio”.
Ecco perché sarebbe più giusto chiamarlo sapone di ‘Gallipoli’ e non sapone di Marsiglia!