La “fica” mandorlata

Nel Salento il fico o più comunemente “la fica” è un frutto molto desiderato, raccolto d’estate e consumato soprattutto nei mesi invernali.

La sua produzione è estesa in tutto il territorio, difatti accanto ad ulivi secolari tipici della campagna salentina si alternano alberi di fichi, albicocchi e vigneti.

Nel Salento più a nord, in provincia di Brindisi, storicamente è uno dei luoghi di maggiore produzione di mandorle e fichi della Puglia e in queste campagne si producevano quantità indefinite di mandorle e di fichi, e con questi frutti, si preparava un dolce tradizionale: il fico mandorlato.

La tradizione dell’essiccazione dei fichi è tipica di tutto il sud Italia ed era praticata soprattutto dalle famiglie contadine, ma l’idea di aggiungere la mandorla nei fichi essiccati, nasce a San Michele Salentino, è tipica infatti di questo paese una festa tradizionale dedicata a questo particolare dolcetto.

Qui le famiglie che vivevano in campagna iniziarono ad utilizzare entrambi i frutti e trasformare un dolce molto semplice e povero, in un dolce ricco e richiesto.

Per la preparazione si utilizzano solo i fichi bianchi della varietà Dottato che vengono aperti a metà, appiattiti, e lasciati essiccare su letti di canne intrecciati a dovere anche se in tutto il Salento ormai si utilizzano vari tipi di fichi.

Essiccato, nel fico aperto precedentemente si aggiunge una mandorla intera tostata ma non pelata in quanto l’amaro della pellicina fa da contrasto con la dolcezza di questo frutto antico.

Si unisce, quindi, una scorzetta di limone e qualche seme di finocchietto selvatico, si sovrappone il fico ad un altro fico e si chiude: si infornano poi ad una temperatura medio-bassa per circa un’ora ed il gioco è fatto.

Questa preparazione comincia alla fine di agosto e prosegue fino alla fine di settembre.

Anche se oggi gli alberi di fico soffrono un po’ di abbandono, dopo che per decenni ad essi si sono preferiti quelli di olivo e i vigneti, i contadini moderni sono per il ritorno al passato e in molti campi ormai il fico sta riprendendo la sua giusta e doverosa posizione, cioè quella che ha sempre meritato.