Anche questo è un miracolo

Non era mai accaduto infatti fino ad ora che la statua di San Rocco del santuario di Torrepaduli fosse esposta fuori dalla sua teca prima della festa tanto conosciuta nel Salento, una tradizionale festa folkloristica che si celebra il giorno di ferragosto e che richiama un sacco di turisti e curiosi da ogni parte d’italia.

Il santo taumaturgo francese, da sempre invocato come protettore contro il flagello della peste che ha visto molti paesi in Salento essere guariti in passato, diviene punto di riferimento dei fedeli che cercano conforto davanti al rischio del contagio da Coronavirus.

Dal santuario di Torrepaduli, frazione di Ruffano, ogni giorno il rettore, don Gino Morciano celebra la messa, ovviamente senza fedeli nel rispetto delle ultime disposizioni del governo, ma può essere seguita in diretta Facebook sulla pagina Santuario San Rocco di Torrepaduli.

La statua di San Rocco è stata esposta nei giorni scorsi anche sull’ingresso della chiesa di San Sebastiano a Galatone, mentre all’ingresso del centro storico di Gallipoli è apparsa l’effigie della protettrice Santa Cristina, alla quale è stata affidata la protezione della città, rievocando la liberazione dalla peste del 1867.

Anche a Parabita un momento di raccoglimento e preghiera si svolgerà nella basilica della Coltura, (trasmesso su Facebook) , da padre Francesco Marino.
Sempre a Parabita la statua di San Rocco, compatrono della città, è stato esposto nella chiesa Madre.

A Casarano invece è si invoca l’intercessione del patrono San Giovanni e si invitano i fedeli ad esporre, come tradizione vuole, i “panitteddri” di San Giovanni contro le calamità: “Azzate San Giuvanni e nu durmire, ca sta bbisciu nu triste maletempu” è l’invocazione cara a molti casaranesi.

Insomma a quanto pare abbiamo tutti bisogno di aggrapparci alla preghiera e ognuno di noi invoca il Santo cui è più devoto.. Ma per tradizione San Rocco è quello giusto, almeno nel Salento e in questo caso!!!