Oria è un comune italiano di circa 15.000 abitanti della provincia di Brindisi e situata in territorio collinare nel Salento settentrionale.
Città dalle origini antichissime, crebbe d’importanza fino a diventare il capoluogo della Messapia e le prime testimonianze risalgono al secondo millennio a.c.
Le testimonianze più recenti invece, conducono alla figura e al mito di Federico II, che ebbe particolarmente cara questa città, al quale è legato il Castello di Oria.
Immersa quindi nei fasti della corte di Federico II, Oria fa da sfondo al fastoso Corteo storico e all’immancabile Torneo dei Rioni, una tradizione storica che richiama tanti turisti e visitatori da ogni parte del mondo.
Oria è affascinante e caratteristica anche perché si distingue per il suo centro storico ricco di cultura, e dispiega il suo dedalo di viuzze e scalinate architettonicamente omogeneo ottimamente ben curato, dove è semplice districarsi tra i tesori d’arte.
Questa sorprendente cittadina, racchiude un borgo tutto da scoprire, ricco di vicoli stretti e tutti in salita, così che quando si alza lo sguardo al cielo è possibile ammirare il maestoso castello, che sovrasta la città, in ogni sua prospettiva.
Con la sua facciata barocca in carparo, invece fa bella mostra di sé la Cattedrale dedicata a Maria Santissima Assunta in Cielo e che fu ricostruita dopo il terremoto del 1743 sui resti di un tempio romanico.
E per i più attenti e curiosi la cattedrale racchiude la “Cripta delle Mummie”, un oratorio del Cinquecento nelle cui pareti sono state ricavate delle nicchie che conservano ancora i cadaveri mummificati di confratelli delle varie epoche.
Infatti la storia delle Mummie, risulta essere l’unico caso di laici mummificati.
Secondo la tradizione locale la cripta venne realizzata nel 1484 come luogo di preghiera e di memoria di tutti coloro che non erano tornati dalla battaglia contro i turchi in Terra d’Otranto (1480-1481).
Lungo i lati maggiori della cripta furono ricavate 22 nicchie, nelle quali avrebbero preso posto i corpi mummificati dei confratelli che ne avessero fatto richiesta, a partire dai reduci della crociata contro i turchi, al fine di dare loro una sorta di visibilità eterna.
Eccone una testimonianza:
“Abbiamo visitato la cripta delle mummie a luglio e ne siamo rimasti davvero colpiti. La nostra guida, è stata capace di trasportarci indietro nel tempo e grazie al suo minuzioso racconto, ci ha aperto un mondo “eterno”.
I corpi sono sicuramente un pochino inquietanti, ma se non si è particolarmente impressionabili, questa tappa è sicuramente da fare per conoscere qualcosa in più del nostro passato. È una visita decisamente “alternativa”.
Questa suggestiva e attiva città offre un ricco calendario di manifestazioni.
Vogliamo ricordare ancora il Corteo Storico di Federico II e il Torneo dei Rioni, rievocazione storica che si tiene nel secondo fine settimana di agosto e che vede impegnati i quattro rioni del paese (Castello, Judea, Lama e Santo Basilio) per la conquista del Palio, proprio come si conviene ad una città medioevale.
A 5 chilometri da Oria sorge il Santuario San Cosimo alla Macchia, un luogo di culto che, con il suo giardino zoologico, fa da sfondo alla tradizionale fiera.
Situato in aperta campagna, in origine era una chiesetta fondata dai monaci basiliani in un’area senza alcuna coltivazione che spiega l’appellativo “alla macchia”.
Da oltre mezzo secolo invece rappresenta l’ideale centro religioso di tutto il Salento.
Annesso al Santuario dei S.S. Medici vi era il giardino zoologico,
sorto nel 1963 per volere del vescovo Mons. Alberico Semeraro allo scopo di accogliere i tanti animali che venivano donati al santuario e affidati alle cure del dott. Domenico D’Addario.
Esso si estendeva su un’area di oltre tre ettari in un verde rigoglioso ed ospitava animali provenienti da tutti i continenti, oltre ad un interessante rettilario ed un museo didattico.
Dopo una breve decadenza però, verso la fine egli anni novanta, lo zoo oritano dovette chiudere i battenti.
Gli animali conobbero destinazioni diverse : gli elefanti al parco-safari di Nantes, i leoni in un altro parco della Slovacchia, le tigri in Austria…
Insomma, che dire, insieme a questo di cui vi abbiamo raccontato, ad Oria molto di più c’è da scoprire, come ad esempio il clima temperato e la cucina tradizionale di un Salento che vi lascerà senza fiato, parola di ORGOGLIO SALENTINO!