La Terracotta nel Salento

L’arte della Terracotta a Lucugnano risale alle origini di questo piccolo borgo salentino, a pochi km da Santa Maria di Leuca.

La nascita di questa forma particolare di artigianato è stata favorita dall’abbondanza di banchi di argilla che affioravano nella zona e, nello specifico, in località Archi, Fogge, Cignorosso, Panareddhu, Pignadonna e Petrì-Alfarano.

Ancora oggi in questo paesino sono attive numerose botteghe artigiane, tra cui la bottega laboratorio di Gianpiero Indino specializzata nella lavorazione della creta e ancora guidata con maestria ed esperienza dal papà Vito.

La terracotta a Lucugnano, nasce nel 1807 da Indino Adolfo e si è tramandata per ben quattro generazioni con Giuseppe, e gli attuali Vito (padre) e Gianpiero (figlio).

La cortesia, la pazienza, l’accoglienza dei componenti la bottega, inoltre, rappresentano quel valore unico che si cerca sempre di mettere al primo posto, proprio ciò che nel Salento è facile trovare.

Le loro ceramiche artistiche, elementi di arredo, lampadari, vasi da giardino, bomboniere, corredo da cucina, oggetti e utensili per la casa, stoviglierie, vasi e accessori per il giardino, maioliche e mattoni per l’arredo casa (da interno e da esterno), lucernai, appliques per punti luce e altri moltissimi complementi d’arredo personalizzati e dipinti a mano, lasceranno il visitatore a bocca aperta.

Visitare la bottega dalla terracotta di Vito è come fare un passo indietro di anni ed anni, si entra nella storia della creta e si respira arte tra pezzi da museo e arredamento salentino della nostra epoca, ma si esce con l’anima in pace e il cuore felice per aver fatto parte di un pezzo del passato che è difficile da ritrovare.

I sedimenti di argilla di Lucugnano erano noti allo storico Giacomo Arditi e allo scienziato Cosimo De Giorgi, quindi parliamo dell’epoca conseguente all’unità d’Italia.

Negli studi relativi alla geologia del Salento meridionale, si scriveva che nel territorio a sud-ovest del paese vi erano numerosi siti di estrazione dell’argilla utilizzata per la realizzazione di terrecotte.

Il sedimento argilloso si trovava a circa 1,5 – 2 metri al di sotto di una crosta sabbioso-calcarenitica e le cave censite nel 1970 erano già abbandonate e i cunicoli sotterranei ostruiti da un riempimento di origine naturale.

I primi documenti di archivio, che registrano l’attività dei figuli a Lucugnano, sono il Catasto Onciario del 1745, che attesta la presenza di nove cretari e diverse fornaci attive nel territorio.

Per quanto riguarda la tipologia produttiva, alla fine del ‘700 è documentata la lavorazione di embrici e di vasellame di scarso pregio artistico, destinati per lo più al mercato agricolo.

Tutto è cambiato in seguito con il progredire della tecnologia.
A Lucugnano e nei vari paesi del Salento che vantano questa arte antica ci si è modernizzati dando vita a un commercio che va oltreoceano.

Tutto ciò è quanto successo anche nella bottega di Vito e suo figlio Gianpiero che nonostante la modernità imperversante, in un angolo fanno respirare ancora la storia di questa attività, i torni morbidamente mossi dalla danza di un piede, e le mani, accarezzano con eleganza e forza la creta umida plasmandola.

I forni di un tempo infatti sono ancora funzionanti, così come il loro entusiasmo che hanno accompagnato in passato i numerosi vip che gli hanno fatto visita e perché no…chiunque desidera respirare un attimo di storia!