È sconfortante, da infermiere, assistere a tutto questo. Vedere colleghi in prima linea in lacrime dopo l’ennesimo turno estenuante e subito dopo, tornando a casa, un piazzale Arnaldo gremito di gente, ovviamente senza mascherina perchè probabilmente non hanno trovato quella che si intona al mocassino scamosciato.
Io non so cosa non avete capito, ma la situazione è tragica… e se siete tra i pochi fortunati che non hanno ancora avuto contatti diretti con il virus sappiate che questa cosa non durerà, che domani sarete voi. E poi chi ve lo spiega che non hanno intubato vostra madre perché il posto in rianimazione non c’era… che vostro fratello era giovane, in salute, ma la sua situazione clinica è peggiorata drasticamente e che non ci sono farmaci per far fronte all’emergenza.
Vedo colleghi che, come è, hanno dovuto isolarsi dai propri cari, dai propri figli, per non rischiare di diffondere il virus e di contro persone moralmente ignobili che non rinuncerebbero al loro immancabile ape del venerdì sera per nessuna ragione al mondo.
Bene… il mio appello é per voi, per i gestori che vi servono il Pirlo al bancone, per i ristoratori che vi accolgono nei loro ristoranti… qui stiamo morendo, stiamo morendo tutti, indistintamente dal tipo di lavoro, dall’età, dall’anamnesi. Aiutateci!
Noi sin dall’inizio dell’emergenza stiamo rinunciando agli affetti, al sonno, alla serenità… non possiamo fare nient’altro di più.
Adesso tocca a voi… se credete anche solo un minimo nei valori famigliari, nel sentimento di appartenenza ad una comunità STATE A CASA, limitate i contatti con persone anziane, fragili e compromesse, adottate ogni misura possibile per tutelare voi e gli altri.
Se invece non riuscirete a farlo e stasera sarete ancora lì con il vostro Pirlo in mano, beh… fate un Brindisi alla vostra stupidità. Per il covid il vaccino si troverà, per la vostra ignoranza no!
Saluti dal fronte
Di Luca Campanini