Nardò

Nardò è un comune con quasi 32.000 abitanti e 190 chilometri quadrati di territorio ed è uno dei centri più popolosi e culturalmente attivi del Salento, città dal 1952, include un tratto della costa ionica del Salento.

Fu, per secoli, un importante centro bizantino e, dal 1497, sotto la famiglia ducale degli Acquaviva, divenne il principale centro culturale del Salento, sede di Università, di Accademie e di studi letterari e filosofici.

Nardò è uno scrigno d’arte e natura col suo prezioso barocco del centro storico, la rigogliosa campagna e la lunga costa dal mare ancora incontaminato, di cui fa parte il Parco di Porto Selvaggio.

Come abbiamo già detto, città di origini messapiche-bizantine, Nardò è il centro più popoloso dopo Lecce, da cui dista 26 km e custodisce preziose testimonianze storiche.

Riversata sullo jonio, a soli 7 km il mare bagna le frazioni di Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e Sant’Isidoro.

Nardò accoglie il visitatore che giunge da Lecce in un centro storico in cui domina il barocco e che svela uno scenario magnifico in piazza Salandra, da anni ricercata e protagonista di set cinematografici.

Da non perdere la Cattedrale di Santa Maria Assunta e la chiesa di San Domenico, massimo esempio di barocco leccese e poi ancora il Castello degli Acquaviva, sede del Municipio a cui si giunge camminando sull’antico basolato conservato gelosamente dai suoi abitanti.

La campagna neretina, tra ulivi secolari e distese di vigna, è ricca di masserie, molte delle quali fortificate.
Nardò è anche Patria dell’oliva Cellina la quale produce ottimo olio extravergine ed è anche produttore di un rinomato vino di qualità, inoltre famosa è l’esportazione di angurie.

Lungo la costa, impreziosita dal Parco di Portoselvaggio e la Palude del Capitano con la grande pineta che si estende in riva al mare, svettano imponenti torri d’avvistamento.

Numerose calette e altrettanto piccole spiagge di sabbia fanno da cornice a questa località, assolutamente da visitare.