Il Santo che protegge gli studenti.

San Giuseppe Desa, nato a Copertino, e più conosciuto come San Giuseppe da Copertino, è il protettore degli studenti, degli aviatori e di chi ha smarrito la strada e quindi capirete quanti pellegrini si rivolgono a Lui e sontuosi giorni di festeggiamenti per la ricorrenza di metà settembre gli sono dedicati.

Si dice di San Giuseppe che potesse volare e sollevarsi dal suolo,questo perché in estasi mistica, immaginava di avvicinarsi a Dio che forse, nel suo cuore di eterno bambino, era come un nonno materno, tra le cui braccia correre a rifugiarsi, quando il mondo fuori è pieno di cattiveria.

Oggi la città di Copertino è dedicata a ragione alla figura “del Santo dei voli” e, la stessa porta del castello è un arco di trionfo in onore del Santo.

San Giuseppe era considerata una persona molto strana e gli unici che non lo lasciavano mai solo erano gli animali, che lo circondavano sentendone la purezza e la generosità.

Solo quando cominciò a diventare celebre, per gli episodi di levitazione, anche gli uomini cominciarono a volgere lo sguardo al vecchio “Pippi boccaperta”, (chiamato così perché quando era in meditazione soleva aprire la bocca) a chiedere la grazia, a volerlo toccare.

Sentendo però l’odore “non” della santità, ma della più umanissima fama, San Giuseppe si rifugiò in convento, dove lasciò la vita terrena, seconda la leggenda, con un ultimo sorriso sulle labbra.

I festeggiamenti iniziano solitamente il lunedì successivo alla seconda domenica di settembre, in tarda serata, con la deposizione di una corona di fiori presso la casa di San Giuseppe cui segue la traslazione della statua del Santo dal convento alla chiesa matrice.

È questa la processione a cui prendono parte tutti i copertinesi che seguono il simulacro scortato dalla banda lungo le strade del paese addobbate dalle luminarie.