Alla scoperta…di Castro

Il nostro viaggio attraverso i borghi salentini oggi passa per Castro, cittadina caratteristica del litorale adriatico della penisola salentina.

Questo paesello si divide in due zone: Castro Marina, con il porto nei pressi del quale si vedono le grotte scavate che servono da magazzini per i pescatori; e Castro Superiore, borgo di antiche origini in posizione panoramica sul mare.

L’origine di questo borgo è antichissima.

Si narra che a crearlo furono i Cretesi.

In seguito i Romani si interessarono alla sua posizione geografica strategica e dotarono il luogo di un “castrum”, roccaforte e denominarono la città Castrum Minervae.

La scoperta nel centro dell’acropoli di Castro di alcune tracce del Santuario dedicato alla dea Minerva, e la scoperta nel 2015 di una statua non completa di grandi dimensioni presumibilmente riferibile alla divinità stessa, confermano quanto il poeta Virgilio scrisse nell’Eneide: che Enea nel suo viaggio approdò proprio a Castrum Minervae.

La storia di Castro è legata a quella di Otranto in quanto, entrambe le città costiere, hanno avuto molte vicende storiche.

Dopo l’invasione dei Longobardi anche per Castro si decise di far passare il ‘limitone dei greci’ una strada bizantina di arroccamento contro le incursioni dei Longobardi.

La conquista normanna unificò il meridione d’Italia con la successiva dominazione sveva, e Castro diventò un fiorente centro commerciale e un sicuro centro militare. Subito dopo, venne conquistata dagli Arabi per undici anni, fino a quando non fu liberata da Ludovico II.

A testimonianza di quello splendido periodo rimangono la torre dei Cavalieri, il cortile del Castello, luogo destinato alla raccolta e alla custodia dei prodotti artigianali e agricoli che venivano commercializzati in tutti il Mediterraneo, e il borgo medioevale, composto da stradine strette e tortuose.

Il normanno Tancredi d’Altavilla fu il primo a fregiarsi del titolo di conte di Castro. Nel corso dei secoli si succedettero i Biellotto, i De Franco, i De Bugiaco, gli Orsini del Balzo, i della Posta, i Gattinara, i de Castro, i de Zunica ed infine la famiglia Rossi che ne conservò la signoria sino alla soppressione della feudalità nel 1806.

Dal 1179 al 1537 fu anche sede vescovile.

Nella parte alta del borgo troviamo i monumenti storici più importanti:

La “Chiesa Madre dell’Annunziata”, già cattedrale dell’omonima diocesi, soppressa nel 1818, fu costruita nel 1171, probabilmente sulle rovine di un tempio greco.

La “Cattedrale”, originaria del XII secolo e successivamente modificata nel tempo.

Questa chiesa conserva parte della struttura romanica nella facciata, nel transetto e nel portale laterale, mentre sul fianco sinistro sono incorporati i resti di una chiesa bizantina del X secolo originariamente a croce greca.

Sulla destra è addossata all’antico palazzo vescovile del XV secolo.

All’interno custodisce antiche tele di artisti salentini dal Cinquecento al Settecento tra le quali anche un quadro della Pietà datato XVI secolo.

ll “Palazzo Vescovile”, addossato sul lato orientale della chiesa dell’Annunziata, fu edificato tra il XV e il XVI secolo; il Castello aragonese risale al XII-XIII secolo e fu costruito sui resti della rocca bizantina.

Nella parte bassa della cittadina abbiamo le maggiori attrazioni turistiche.

Qui si trova anche un piccolo porto dove attraccano le imbarcazioni dei pescatori e l’estate anche imbarcazioni più grandi di turisti che affollano la località marina.

A Castro troviamo anche due bellissime grotte costiere da visitare assolutamente, la “Romanelli” e la “Zinzulusa”.

Insomma questo piccolo borgo ha tanto da offrire a turisti e Salentini… non perdetevelo!