Corsano è un comune della provincia di Lecce.
Conta 5391 abitanti ed è situato nel versante orientale del Capo di Leuca.
Il comune è conosciuto per la produzione di cravatte artigianali.
Secondo studi storici l’origine del nome Corsano è da ricercare nel nome latino del centurione romano Cortius, al quale fu affidato il territorio in seguito alla conquista romana della penisola salentina.
Da Wikipedia riportiamo un bellissimo e dettagliato viaggio virtuale per le bellezze di questo paese:
“Architetture religiose
Chiesa di Santa Sofia
La chiesa di Santa Sofia fu ricostruita nel 1939 sulle rovine dell’omonima chiesa risalente al XVI secolo e crollata il 17 aprile 1932 a causa del cedimento del campanile. La facciata richiama lo stile romanico. L’interno, a pianta basilicale a tre navate, possiede tre altari, il maggiore dedicato a santa Sofia[non chiaro] e i due laterali a san Biagio e alla Madonna del Rosario. Dell’antica struttura rimangono un battistero in marmo di Carrara dei primi anni del XIX secolo, vari dipinti e un pulpito ligneo recante la data 1777. La chiesa accoglie una statua lignea seicentesca di san Biagio, traslata dalla chiesa dell’Immacolata nel 2009.
Nonostante la sua giovane età la chiesa è sottoposta ad un continuo controllo dato l’assetto del terreno calcareo su cui poggia. Il luogo di culto, chiuso per oltre un decennio per i lavori di rinforzo delle fondamenta poggianti su uno strato sabbioso, è stato riaperto al culto nell’aprile 2009.
Chiesa di San Biagio
L’attuale chiesa parrocchiale dedicata al protettore san Biagio fu inaugurata il 19 marzo 1967 alla presenza dell’allora arciprete parroco don Ernesto Valiani e di molte autorità, nonché dall’allora vescovo Mons. Ruotolo.
La costruzione presenta due volumi. Il primo, più in basso, ha la forma di un pentagono irregolare, mentre il secondo, che si innesta al centro, è di forma perfettamente esagonale. Tutta la struttura cementizia poggia su sei pilastri pentagonali situati ognuno ai vertici dell’esagono centrale. All’interno figurano tre altari, dei quali i due laterali ospitano il nuovo Tabernacolo del Sacramento e una statua della Madonna. Da notare infine le vetrate, due laterali e una centrale, eseguite in occasione del Giubileo del 2000 e il lampadario centrale a quattro cerchi concentrici con foglie di ulivo in oro.
Chiesa dell’Immacolata
La chiesa dell’Immacolata risale alla seconda metà del XVIII secolo, giacché una pergamena del 1777conferiva particolari privilegi alla confraternita che vi officiava nella chiesetta.
Presenta un sobrio prospetto in pietra leccesemovimentato da alte paraste e da due nicchie, poste ai lati del portale d’ingresso, contenenti le statue di sant’Antonio di Padova e san Francesco di Paola. L’interno, impostato su una pianta a navata unica con tre arcate per lato, possiede una copertura con volta a spigolo. Gli unici elementi architettonici che lo caratterizzano sono un altare barocco dedicato alla Madonna Immacolata e due logge che ospitano il coro e l’organo a canne. È presente una statua dell’Immacolata del 1871. Per il crollo della vecchia parrocchiale di Santa Sofia, fu chiesa madre dal 1932al 1939.
Cappella di San Bartolo
La cappella di San Bartolomeo, popolarmente denominata San Bartolo, fu edificata nel 1714 come risulta da un’epigrafe interna. Un tempo costituiva il confine ultimo del paese prima della strada di campagna che conduce a Marina di Novaglie; la chiesetta è prospiciente alla dimora nobiliare della famiglia Bortune, i cui eredi ne mantengono la proprietà. Dalle semplici linee architettoniche, presenta un interno ad aula unica di piccole dimensioni. Sull’unico altare è collocata una tela raffigurante il martirio del santo proveniente dalla vecchia Chiesa di Santa Sofia, e in una teca ne è conservata una statua in cartapesta risalente alla prima metà del XVIII secolo. La facciata è priva di decorazioni, ha solo una piccola nicchia e un campanile a vela sovrastante. Pur non essendo il compatrono ufficiale, San Bartolomeo gode di una festa paesana il 24 agosto.
Cappella di Santa Maura
Questa chiesa si trova in aperta campagna, sulla strada che da Corsano conduce a Marina di Novaglie. L’edificio originario fu costruito intorno all’XI secoloed era probabilmente una chiesa rupestre, su cui fu poi innalzato un tempio più grande. Verso la metà del XX secolo la chiesa, ormai quasi completamente crollata, fu rasa al suolo e costruita ex novo. L’attuale edificio presenta un ambiente unico quasi completamente spoglio, con un simulacro della Santa e un altare in pietra. Ogni anno, il 1º maggio, nel piazzale della chiesa si svolge una tradizionale fiera.
Cripta basiliana
La cripta basiliana rappresenta una traccia della presenza dei Monaci basiliani in Terra d’Otranto. È costituita da due ambienti comunicanti, interamente ricavati nel banco calcarenitico; è probabile che in origine questi antri fossero degli insediamenti rupestri poi cristianizzati. Presenta un altare, un bassorilievo e un giaciglio.
Cappella di San Giuseppe: di piccole dimensioni, si affaccia sull’omonima piazza a poca distanza dal punto in cui sorgeva un frantoio rupestre; vi si conserva un dipinto a olio raffigurante la Sacra Famiglia.
Cappella di San Biagio: cappella di proprietà della fam. Bleve, prospiciente al Castello, era un tempo il luogo di culto principale dedicato al patrono del paese, prima della costruzione della Chiesa a lui intitolata. La cappella presenta pareti e volte completamente affrescati con le storie della vita di San Biagio, e vi si conserva una statua- reliquiario lignea.
Cappella dei Santi Medici: denominata anche Madonna dell’Alto perché la zona dove sorge era un tempo sopraelevata e lontana dall’abitato, è dedicata ai Santi Cosma e Damiano. La cappella, oggi molto rimaneggiata, era in origine scavata nel tufo; permangono alcuni brani d’affresco raffiguranti dei santi e la Madonna Immacolata. Il 26 settembre nelle sue vicinanze si svolge una tradizionale fiera.
Cappella di Tutti i Santi: un tempo cappella della famiglia Brogna, deve il suo nome ai numerosi simulacri che vi si conservano.Cappella di Santa Teresa: di proprietà privata, si affaccia sull’omonima piazza. Di piccolissime dimensioni, vi si conserva un dipinto di Santa Teresa.
Cappella della Madonna Addolorata: popolarmente detta Madonna du Vanni in riferimento al suo originario proprietario, si trova in aperta campagna sulla via che porta ad Alessano. L’attuale edificio sorge su un preesistente luogo di culto rupestre, rifatto in tempi recenti in pietra e cemento.
Palazzo Capece
Il Castello Baronale Capece fu eretto nel XVII secolosui resti di un’antica fortezza voluta da Fabiano Securo agli inizi del XIII secolo. Subì vari rimaneggiamenti nel corso dei secoli e per ultimo fu adibito a deposito per la lavorazione del tabacco.
I soffitti presentano volte a stella e a botte ed è dotato di un giardino pensile. Delle antiche decorazioni rimangono alcuni resti di affreschi nei vani del piano nobile e alcuni bassorilievi di modesta fattura artistica situati nella sala del trono. Al corpo principale un tempo era annessa la cappella dedicata a san Vito.
Al castello è legata una vecchia leggenda: si racconta che i feudatari Capece vi fecero costruire un passaggio segreto, ovvero un percorso sotterraneo della cui esistenza doveva esserne a conoscenza solo il barone che, in caso di pericolo, avrebbe raggiunto rapidamente l’aperta campagna. Per garantire il segreto di questo passaggio, il barone fece uccidere il progettista e il costruttore dell’opera.
Torri costiere
Torre Specchia Grande
Situata a 127 metri s.l.m., fu edificata nel 1584 e successivamente rimaneggiata negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Consta di un solo piano di forma troncoconica, corrispondente al basamento originario, di una scala in muratura a ridosso della parete esterna e di un cordolo aggettante, che originariamente divideva la base dal piano superiore. Comunicava visivamente a nord con Torre Nasparo, in agro di Tiggiano, e con Torre del Ricco.
Torre del Ricco
Posta a 62 metri s.l.m., fu costruita tra il 1563 e il 1569. Della struttura rimangono soltanto i ruderi ad eccezione di una parte del basamento in pietrame irregolare e terra rossa. È anche conosciuta con il nome di Torre Carlo V, Torre dello Rio o di Cala del Rio; comunicava a nord con Torre Specchia Grande e a sud con Torre del Porto di Novaglie.
Aree naturali
Il litorale corsanese, che si estende per circa 4 km, è alto e roccioso; ricco di vegetazione di piante selvatiche che crescono nella macchia mediterraneaall’ombra di lecci e di pini marittimi.
Numerose sono le grotte sommerse ed emerse, testimonianze archeologiche dal Paleolitico all’età messapica, romana e medioevale. Lungo la costa insistono i resti delle torri Specchia Grande e del Ricco, preposti a difesa del territorio fin dal XVI secolo. I nomi delle località della marina sono: Scalamasciu, Funnuvojere, Scala Preula, Guardiola.”
Corsano rimane un paese dal fascino antico e torneremo presto a parlarne. .