Cuzzeddhre con origano, dette anche Cozze piccinne allu riènu (ovvero all’origano) sono piccole chiocciole lessate e condite con la profumatissima pianta aromatica che cresce spontanea nel Salento.
Il consumo di questo piatto è a dir poco arcaico: in una terra come il Salento avara come poche altre di proteine nobili, questi molluschi hanno costituito una risorsa alimentare troppo abbondante e a portata di mano per rinunciarvi.
Si raccolgono d’estate sugli steli di “ristuccia” (stoppie) o su altre piante erbacee secche e legnose nei luoghi aridi del Salento.
Sono chiamate “passatiempu” perchè, essendo poco carnose, si mangiano ma non servono a nutrire anche se come abbiamo già detto contengono proprietà benefiche.
Una volta raccolte, lavarle accuratamente e metterle a fuoco lento in una pentola con acqua fredda. Quando tutte avranno “cacciatu lu musu” sollevare la fiamma, mandare in ebollizione e spegnere dopo pochi secondi.
Toglierle dall’acqua con la schiumarola, sciacquarle, metterle in una coppetta e aggiungere il sale, una manciata di origano, olio preferibilmente extra vergine, e, se si gradisce, un profumo di aglio.
Come si mangiano? Aiutatevi con uno stuzzicadenti, tirando via la lumaca dal suo guscio.
Preparazione:
Ingredienti:
Per 1 kg lumache bianche (cozze piccinne)1-2 spicchi d’aglio q.b origano q.b, sale, olio extravergine d’oliva.
Dopo che raccogliete le lumache accertatevi che siano state spurgate accuratamente.
Lavate accuratamente le lumache e mettetele in una pentola coperte con acqua fredda. Regolate di sale e coprite con un coperchio.
Lasciate riscaldare fino a quando non inizia a bollire, dopodichè proseguite la cottura per circa 1 ora. (il tempo di cottura dipende dalla grandezza delle lumache..se son piccole potrebbero bastare 20-30 minuti)
Durante la cottura dovete schiumarle ripetutamente.
Alla fine scolatele, salatele abbondantemente, aggiungete l’aglio tagliato grossolanamente, l’olio extravergine d’oliva e cospargetele con una buona presa di origano selvatico salentino.
Mescolate bene, lasciandole intiepidire coperte, in modo che si aromatizzino.