Le foje reste sono una delle tradizioni culinarie salentine più antiche.
Esistono oltre dieci diverse specie di piante spontanee che generalmente vengono indicate col il termine “foje”.
Le foje reste sono di origine antica e molto diffuse in tutto il territorio salentino e non solo.
In alcune parti della Puglia sono conosciute con nomi diversi: Fògghe de fure, Fogghie ‘mbiscàte, Misculànza, Foje maddhate, Jèrave scerse e molti altri nomi.
Le piante che entrano a far parte di questo mix di verdure sono raccolte sempre prima della fioritura con la quale diventano sviluppano un gusto amaro rischiando di non essere più commestibili in quanto le fibre si irrobustiscono risultando speso indigeste.
Ovviamente le foje reste non comprendono tutto l’insieme delle piante selvatiche commestibili ed utilizzate in cucina ma solo alcune.
Per raccogliere le foje è necessario saper riconoscere le piante, il che non è semplicissimo poiché molte di esse sono simili ad altre non commestibili.
Per preparare un “piatto di foje” possono bastare anche solo alcune specie, due o tre tipi di piante, anche se le persone più esperte preparano piatti utilizzando molte specie.
Non siamo sicuri che siano tutte ma ne citiamo il più possibile:
Cicureddha – Cicoria selvatica
Zangune – Grespino
Sprùscinu – Aspraggine
Lattuseddha – Caccialepre
Pistinaca resta – Carota selvatica
Lattuseddha – Caccialepre
Marìula -Radicchio tubuloso
Socra – Boccione minore
Finucchiu restu – Finocchio selvatico
Foja duce – Radicchiella minore
Lapazzu – Lapazio
Sarà nostra premura raccogliere le testimonianze delle persone più esperte al fine di elaborare una guida più approfondita affiancando materiale fotografico ad ogni specie inserendo in un prossimo articolo anche i tratti caratteristici di ogni pianta.
Grazie per averci letto e come sempre sosteneteci condividendo! Grazie 😉