Cicorie, frisa e pomodori

Cicorie, frisa e pomodori

La cicoria in foto è detta cicoria di Galatina è’ una varietà molto diffusa e molto apprezzata in tutto il Salento.

Caratterizzata dall’ avere sia foglie che puntarelle è ottima sia cruda che cotta.

Se preferite gustarla cruda conviene raccogliere la pianta, o acquistarla, quando le puntarelle appaiono piccole e tenere; diversamente, se invece il vostro obiettivo è cuocerla, scegliete pure puntarelle più grandi e dure.

Tipicamente è usata per la preparazione di fresche ed estive insalate, oppure per le calde zuppe invernali.

Nella preparazione bisogna dell’insalata stare attenti a lavare bene tutte le parti. Inoltre è conveniente tagliare le puntarelle a metà ed infine condire con olio sale e aceto.

La cicoria di galatina cruda si sposa benissimo con la tipica frisa con i pomodori.

La frisa, o friseddha tipicamente chiamata, è uno dei prodotti più buoni del Salento.

La frisa è una specie di pane fatto con farina di grano duro, che viene cotto, tagliato a metà, e poi cotto nuovamente in forno.

Cicorie, frisa e pomodori

La frisa, o friseddha come la chiamano qui, è allora la scelta migliore.

Uno dei prodotti più buoni del forno salentino, una sorta di pane fatto con farina di grano duro, che viene cotto, tagliato a metà, e poi cotto nuovamente in forno.

Si conserva per lungo tempo e per essere consumato (a meno che non vogliate rompervi un dente) deve restare sotto l’acqua per qualche secondo.

In questo modo si andrà ad ammorbidire e sarà pronto per essere condito.

La versione classica della frisa salentina prevede un filo di olio extravergine di oliva, pomodori tagliati a pezzettini e un pizzico di sale.

Un piatto semplice, fresco e gustoso, ideale soprattutto con le alte temperature estive, quando di mangiare non si ha poi tanta voglia.

Si tratta di uno dei piatti più antichi del Salento, e pare che sia arrivato su queste coste attraverso le navi di Greci e Micenei, che conservavano questo pane duro e rugoso nelle stive, in previsione del lungo viaggio.

La frisa salentina può essere condita in mille modi diversi e le varianti non mancano di certo.

C’è chi preferisce condirla con pomodori, capperi e tonno, chi con formaggio e verdure di stagione, chi ancora con sott’oli e così via. Scordatevi la forchetta e mangiate questa delizia rigorosamente con le mani!

La frisa è amatissima in queste zone, tanto che a Nardò nel mese di giugno, viene realizzata addirittura un’intera sagra in suo onore. Non vi resta che assaggiarla!

Benefici, proprietà e controindicazioni della cicoria

L’elenco delle proprietà della cicoria è davvero lungo.

Questa verdura è particolarmente nota per le sue proprietà depurative e digestive, dovute non solo alla presenza di fibre alimentari ma anche di inulina, uno zucchero non assimilabile che favorisce l’attività intestinale garantendo il buon funzionamento dell’intestino e della sua regolarità.

Ciò fa sì che la cicoria possa essere considerata un eccezionale alleato per chi soffre di stitichezza, in quanto può produrre effetti lassativi.

Incluso nell’elenco dei cibi a basso indice glicemico, questo vegetale si rivela adatto al consumo anche da parte di chi soffre di diabete o deve tenere sotto controllo la glicemia, poiché sembra essere in grado di abbassare i livelli di glucosio.

Al tempo stesso, la presenza di fibre è utile per garantire una sensazione di sazietà prolungata, aiutando a regolare lo stimolo della fame.

Ricca di polifenoli, carotenoidi e SL (questi ultimi responsabili del gusto amaro), svolge un’importante funzione antinfiammatoria, antiossidante e antitumorale, in quanto contrasta lo stress ossidativo dell’eccesso di radicali liberi e allontana il rischio di patologie neurodegenerative e tumori.

Infine, contribuisce a tenere sotto controllo il colesterolo, protegge il fegato promuovendone la depurazione e i reni, al punto che è considerato uno degli alimenti da consumare in una dieta per calcoli renali.

Pomodori, benefici e proprietà

Come abbiamo visto, il pomodoro, seppur entrato relativamente tardi – rispetto agli altri ortaggi importati dalle Americhe – nella cucina italiana, è divenuto un alimento base della dieta mediterranea.

I pomodori sono ricchi d’acqua, che ne costituisce oltre il 94%; i carboidrati rappresentano quasi il 3%, mentre le proteine sono calcolate intorno all’1,2%, le fibre all’1% e, da ultimo, i grassi rappresentano solamente lo 0,2%.

Per questo, cento grammi di pomodoro fresco apportano solamente 17 Kcal.

I pomodori contengono discreti quantitativi vitaminici; si ricordano: pro-vitamina A (soprattutto carotenoidi, ma anche licopene), acido ascorbico e vitamina E – che assicurano al pomodoro le note proprietà antiossidanti e vitaminizzanti. Sono presenti modeste quantità di alcune vitamine del gruppo B.

Cospicua anche la componente minerale: ferro, zinco, selenio, fosforo e calcio associati a citrati, tartrati e nitrati agiscono in sinergia assicurando proprietà rimineralizzanti ed antiradicaliche.

Modico anche il contenuto di acidi organici, quali malico, citrico, succinico e gluteninico, utili per favorire la digestione.

Dall’analisi precedente si evince che l’identikit nutrizionale del pomodoro si profila perfettamente alle necessità del consumatore del terzo millennio: l’ortaggio è infatti povero di calorie (solo 17 per 100 grammi), adattandosi perciò alle “moderne” diete ipocaloriche, mineralizzante e vitaminizzante, diuretico, digestivo e – soprattutto – gustoso.

Ma le proprietà benefiche del pomodoro non sono ancora finite; abbiamo accennato la sua spiccata capacità di stimolare la diuresi (proprietà diuretica), di conseguenza l’ortaggio è anche un ottimo rinfrescante e depurativo, utile ad eliminare le scorie in eccesso.

Questa proprietà viene potenziata dalla presenza dello zolfo, per merito delle sue spiccate capacità disintossicanti.

Ancora, il pomodoro, per la presenza di acidi organici, stimola la digestione salivare e gastrica: diminuendo il pH dello stomaco, infatti, viene favorita la digestione (soprattutto degli amidi). Proprio per questo motivo, però, il pomodoro è sconsigliato a chi soffre di irritazione gastrica o bruciore di stomaco.

Le fibre – emicellulosa e cellulosa, concentrate nella buccia – stimolano la motilità intestinale, a sfavore di stipsi ed intestino pigro.

Il pomodoro è inoltre ricco di solanina, sostanza naturale tossica che abbonda nei pomodori verdi non completamente maturi: la solanina è responsabile di mal di testa, dolori addominali e gastrici.

Il pomodoro viene sfruttato anche nell’emisintesi di corticosteroidi.

Fonte: mypersonaltrainer

Fonte: nutridoc